Ma quali sono le origini di questo dolce italiano così tradizionale?
Le Chiacchiere risalirebbero all’antica Roma, quando venivano preparate dalle donne romane in occasione dei Saturnali, festività dell’epoca simili al nostro Carnevale odierno e servite in strada durante i festeggiamenti prendendo il nome di “Frictilia”, poiché erano fritte nel grasso di maiale. Il loro basso costo di preparazione dovuto agli ingredienti poveri e semplici, come uova, farina e zucchero, consentivano la preparazione di questo dolce in grandissime quantità, tanto da poter durare fino al periodo della Quaresima. Rispetto ad altri dolci, infatti, le Chiacchiere si possono conservare benissimo anche per diverse settimane. Basterà assicurarsi di averle chiuse bene in un sacchetto per poi conservarle in un luogo fresco e asciutto. La tradizione è giunta fino ad oggi con la riproduzione di questo dolce carnevalesco fritto nell’olio o cotto al forno per una versione più salutista.
Sulle origini di questo dolce c’è un’altra versione a cui bisogna far riferimento. La leggenda napoletana vuole, infatti, che la Regina Margherita di Savoia chiese al suo cuoco di fiducia di preparare un dolce da gustare in un momento di convivialità mentre conversava con i suoi ospiti. Da qui nacque il nome di “Chiacchiere”.
Le Chiacchiere sono un dolce semplice da preparare e molto economico per cui spesso vengono fatte in casa. Per replicare la ricetta basterà creare una pasta all’uovo con farina, zucchero, uova e burro, stenderla con il mattarello per rendere la sfoglia sottile e dare la tipica forma di piccole striscioline e poi friggerle in olio bollente.
Servite tendenzialmente con zucchero a velo, possono essere anche ricoperte dal miele, da un particolare liquore rosso chiamato “alchermes” o ancora, ricoperte dal cioccolato. E c’è anche chi le prepara ripiene!
Per quanto riguarda il nome di questo dolce, ad ogni regione spetta il suo: in Liguria prendono il nome di “Bugie”, in Toscana vengono chiamate “Cenci”, a Roma sono le “Frappe”, “Crostoli” in Friuli e “Galani” in Veneto.
Nonostante i nomi diversi, la ricetta base è più o meno sempre la stessa e le maggiori differenze si riscontrano nella forma e in alcuni ingredienti. Ad esempio in Piemonte le “Bugie” sono più piccole, a forma di rombo e hanno la variante ripiena con la marmellata o la cioccolata.
Uno degli ingredienti che cambia più spesso da una regione all’altra è il liquore: a Bologna le “Sfrappole” vengono fatte con l’anice, in Toscana sono fatte con il vinsanto, al Sud invece tra gli ingredienti delle Chiacchiere compare il limoncello e in Veneto la grappa.
Per chi vorrà cimentarsi e prepararle in casa potrà trovare tutti gli ingredienti in offerta sul nostro volantino. Altrimenti, per chi non è avvezzo alla pasticceria e preferisce comprarle già pronte ne troverà di buonissime nei nostri supermercati!