Nasce dall’antico incontro con la cultura gastronomia cinese tra il VI e il VII secolo. I commerci tra i due pasi fecero sì che la religione buddhista cinese e lo stile di vita prettamente vegetariano che la caratterizza, influenzassero il mondo nipponico.
Più che una cucina, si tratta di una vera e propria forma d’arte. Un momento gastronomico dal valore importantissimo.
Un gesto sacro, quello dell’accoglienza e dell’offerta di cibo agli ospiti, che si raccoglie nel principio dell’Omotenashi. Dalle regole di impiattamento e abbinamento con le stoviglie, dette Moritsuke, che tengono conto di coerenza estetica tra spazi e colori, nasce anche il termine Washoku, parola giapponese che indica una sorta di filosofia del cibo e che racconta dell’armonia visiva della cucina tradizionale nipponica.
Tornando alle pietanze più famose e iconiche, il sushi è sicuramente al primo posto ed è il più consumato nella nostra penisola. Ma sono tantissimi i piatti meno conosciuti: scopriamoli insieme in questo viaggio nella cucina giapponese!
RAMEN. Questo piatto, originariamente cinese ma diventato oggi anch’esso simbolo della cucina giapponese, è una pasta lunga di frumento che ricorda i nostri spaghetti. Viene generalmente servita con brodo di carne o pesce e guarnita con alghe marine.
ZUPPA DI MISO. Le zuppe sono una pietanza consumata molto spesso e le varianti sono tantissime. Il Misoshiru è un brodo di dashi di pesce o di alghe, mischiato al miso, una pasta di soia tipica della tradizione culinaria giapponese. Per insaporire si aggiunge anche del tofu. Per molti anni in passato il consumo di carne in Giappone fu vietato, rappresentando un vero e proprio tabù per la cultura nipponica. Per questo motivo la soia, il tofu e tanti altri ingredienti vegetali sono diventati pilastri fondamentali che compongono la storia culinaria di questo paese.
ONIGIRI. È una polpetta di riso dalla forma triangolare, ripiena di pesce cotto al vapore o di pesce crudo, avvolta interamente o solo alla base da un’alga. Sono ideali come spuntino da portare con sé e molto pratiche da mangiare.
TEMPURA. Si tratta di pesce, frutti di mare e verdure ricoperti da pastella e fritti in olio molto caldo per dare croccantezza.
SASHIMI. Il “sashimi” è riferito a tutto ciò che è crudo, generalmente carne di manzo, pollo, pesce o frutti di mare. Il consumo di crudo, specialmente di pesce, è ciò che caratterizza di più la cucina giapponese.
OKONOMIYAKI. Okonomy yaki significa “ciò che vuoi alla griglia”. È infatti una frittata che può essere preparata con ogni genere di alimento, in base ai propri gusti.
DORAYAKI. Terminiamo il nostro viaggio con i dessert e la pasticceria. I Dorayaki sono dolci molto famosi, diventati un’icona della tradizione culinaria giapponese. Molto simili ai tradizionali pancake, vengono farciti con una crema di fagioli Azuki.
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